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Procura di Napoli - Ministero della Giustizia

Procura di Napoli

Cosa facciamo

Per quanto nell’immaginario collettivo sia spesso inteso come organo di accusa, la Procura della Repubblica è l’organo fondamentale di difesa del cittadino. Per tale motivo la Procura delle Repubblica svolge le attività descritte nell’art. 73 del R.D. 30 gennaio 1941, n. 12 sull’Ordinamento giudiziario.

Art. 73 R.D. 30 gennaio 1941, n. 12 sull’Ordinamento giudiziario
“Il pubblico ministero veglia alla osservanza delle leggi, alla pronta e regolare amministrazione della giustizia, alla tutela dei diritti dello Stato, delle persone giuridiche e degli incapaci, richiedendo, nei casi di urgenza, i provvedimenti cautelari che ritiene necessari; promuove la repressione dei reati e l’applicazione delle misure di sicurezza; fa eseguire i giudicati ed ogni altro provvedimento del giudice, nei casi stabiliti dalla legge.”

In particolare tale normativa, che disciplina l’organizzazione della magistratura e ne descrive le diverse funzioni, attribuisce alla funzione del Pubblico Ministero, inteso come l’insieme dei magistrati che compongono la Procura della Repubblica, i seguenti compiti principali:

I magistrati della Procura della Repubblica hanno il compito di assicurare il rispetto della legalità, sia in materia civile che materia penale, mettendo in campo tutte le azioni necessarie per consentire la corretta applicazione della legge. Lo strumento principale per svolgere questa funzione è quello dell’indagine, ossia di tutte quelle azioni necessarie ad accertare se un fatto, segnalato dalle Forze di Polizia o da un libero cittadino, costituisca reato e chi ne sia il responsabile. Il Pubblico Ministero conduce le indagini con il supporto della Polizia Giudiziaria. Nel caso in cui le prove siano ritenute sufficienti, l’accusato viene condotto di fronte al Giudice (rinvio a giudizio) e il Pubblico Ministero assume la funzione di “pubblica accusa” in contrapposizione alla “difesa” dell’imputato. Nel caso in cui le prove a carico della persona accusata non siano, invece, ritenute sufficienti o ne dimostrino l’innocenza, la Procura chiede al Giudice di non procedere (non luogo a procedere).

Nella loro funzione di tutelare le persone deboli, i magistrati della Procura della Repubblica possono avviare giudizi civili nell’interesse di minori o di persone che per infermità fisica o mentale non sono in grado di curare i propri interessi e rischiano abusi o sfruttamenti. In questo caso l’iniziativa può essere avviata direttamente dal magistrato o sulla base di un ricorso da parte di un familiare o di un altro soggetto interessato. I magistrati della Procura, inoltre, possono agire a tutela dei creditori che non riescono a recuperare le proprie spettanze a causa del fallimento dei debitori; possono intervenire in ogni altra causa in cui ravvisa un pubblico interesse e, dunque, la necessità di tutelare l’interesse generale della collettività (art. 70, 3° comma Codice di Procedura Civile). In tutti i casi il Pubblico Ministero partecipa al successivo eventuale processo in qualità di “pubblica accusa”.

La repressione dei reati è sicuramente una delle funzioni più gravose ed impegnative svolte dalla Procura della Repubblica. In questo caso il Pubblico Ministero riceve le cosiddette notizie di reato, ossia quegli atti come querele, denunce ecc. nei quali si porta a conoscenza della Procura della possibilità che sia stato commesso un reato penalmente perseguibile.
Per accertare l’effettiva commissione del reato, la Procura svolge le opportune indagini preliminari, anche attraverso il supporto della Polizia Giudiziaria. Lo svolgimento di tali indagini ha un tempo prestabilito, solitamente sei mesi, e prevede azioni differenti: assunzione di testimonianze, perquisizioni, intercettazioni ecc. Nel corso delle indagini il Pubblico Ministero può chiedere l’applicazione di misure cautelari, come l’obbligo di dimora o la custodia in carcere, nei confronti di persone non ancora giudicate colpevoli, ma a carico delle quali sussistono gravi indizi di colpevolezza. Al termine delle indagini preliminari il Pubblico Ministero decide se esercitare l’azione penale, cioè avviare un processo nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili, oppure chiedere l’archiviazione del procedimento.

Una volta divenute definitive, le sentenze di condanna penale sono eseguite su iniziativa del Pubblico Ministero. Allo stesso modo vengono eseguiti i provvedimenti di natura civile.

La Procura della Repubblica cura la custodia e l’aggiornamento dei dati sensibili, riferiti principalmente ai precedenti giudiziari di tutte le persone residenti nel Circondario di propria competenza. Sulla base di tali informazioni, la Procura della Repubblica è l’ufficio che rilascia quei certificati di cui i cittadini necessitano nelle diverse fasi della vita. Il Certificato Generale del Casellario Giudiziale ed il Certificato dei Carichi Pendenti, ad esempio, costituiscono solo due esempi di certificazioni spesso richieste alla Procura per pratiche per di assunzione, rilascio rilascio di una licenza, iscrizione ad un albo professionale ecc.

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