INFORMAZIONI PER LE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE O DI REATI VIOLENTI NELL’AMBITO DI RELAZIONI FAMILIARI, AFFETTIVE O DI CONVIVENZA
Le indagini relative ai reati riconducibili a violenza di genere e a tutti i reati violenti nell’ambito di relazioni familiari, affettive o di convivenza, ai quali va assicurata una trattazione prioritaria, sono trattati dalla IV sezione Indagini. Tra i reati più frequentemente trattati si annoverano i seguenti:
- violazione degli obblighi di assistenza familiare, anche in caso di separazione e di scioglimento del matrimonio
- Sottrazione di minori o di persone incapaci, anche all’estero
- Abbandono di persone minori o incapaci
- Maltrattamenti in famiglia
- Stalking
- Lesioni in ambito familiare
- Violenze sessuali, anche di gruppo
- Atti sessuali con minorenne, corruzione ed adescamento di minorenni
- Reati in materia di pedopornografia, ivi compresa l’istigazione alla pedofilia ed alla pedopornografia
- Revenge porn
- Prostituzione minorile e sfruttamento della prostituzione
- Organizzazione dell’accattonaggio ed impiego di minori nell’accattonaggio
- Sequestro di persona in ambito familiare
- Estorsioni in ambito familiare
- Circonvenzione di persone incapaci
- Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili e di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso
- Interruzioni di gravidanza non consensuale
- Omicidi commessi nell’ambito delle relazioni affettive
- Morte come conseguenza di maltrattamenti
- Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale
- Traffico di organi prelevati da persona vivente
DIRETTIVE IN MATERIA DI TUTELA DELLE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA E DI GENERE
In attuazione della riforma della legge n. 69/19 cd. Codice Rosso, in vigore dal 9 agosto 2019, per un efficace raccordo con la P.G. ed una rapida presa in carico delle persone offese è stata adottata la direttiva n. 1/2021 del Procuratore della Repubblica in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere
RAPPORTI CON LE ALTRE AUTORITA’ GIUDIZIARIE
Al fine di coordinarsi - anche in ottemperanza all’art.609 decies c.p. - con la Procura presso il Tribunale per i minorenni nell’ipotesi di reati commessi in danno di un minorenne o da uno dei genitori di un minorenne in danno dell'altro genitore nonché nelle ipotesi di reati commessi da un soggetto tanto da minorenne quanto da maggiorenni, è stato siglato il seguente protocollo
La IV sezione indagini, inoltre, in ossequio all’art. 64 bis disp. att. c.p.p., si interfaccia con l’Autorità giudiziaria civile che si occupa dei procedimenti di separazione personale dei coniugi o delle cause relative ai figli minori di età o all'esercizio della potestà genitoriale.
Di rilievo è anche il rapporto con il giudice tutelare, ad esempio, ove emerga la necessità di segnalare persone incapaci o non del tutto capaci di provvedere da sole ai propri interessi.
MODALITA’ DI DENUNCIA/QUERELA
Nella qualità di vittime di reati di violenza, è possibile presentare una denuncia/querela alle FF.OO., ai Carabinieri o alla Polizia di Stato, ai referenti in materia di reati inerenti le fasce deboli. Di norma, entro tre giorni da quando perviene presso l’ufficio di Procura una denuncia o una querela per fatti di violenza (maltrattamenti, violenza sessuale, stalking, lesioni gravi, etc.), chi ha denunciato viene convocato direttamente davanti al Pubblico Ministero per rendere informazioni sui fatti denunciati. Per alcuni reati, è possibile rimettere la querela (“ritirare”), cioè dichiarare che non si vuole più che l’autore del fatto sia punito, per esempio in caso di stalking. Per altri reati, una volta presentata la denuncia, anche se la persona offesa cambia idea, il Pubblico Ministero procede comunque nelle indagini a carico dell’autore del reato. La persona offesa di questi reati beneficia del “gratuito patrocinio”, cioè ha diritto ad avere un avvocato che la difenda, a spese dello Stato, a prescindere dai limiti di reddito.
CONTATTI UTILI
Numeri telefonici ed indirizzi di posta elettronica della IV sezione indagini – centralino 081/2236111 peo famiglia.procura.napoli@giustizia.it e pec famiglia.procura.napoli@giustiziacert.it
- 1522 attivo 24h (trattasi di servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le pari opportunità che offre un supporto telefonico)
- centro antiviolenza (comecitrovi.women.it) o sportelli antiviolenza istituiti presso gli ospedali come il Centro Dafne presso il Cardarelli che assiste le utenti in stretta collaborazione con il Pronto soccorso, aperto tutti i mercoledì e i venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 (recapiti telefonici: 0817476317 / 0817476318)
- 114 telefono azzurro emergenza infanzia