L'impianto organizzativo della Procura della Repubblica di Napoli consegue alla modifica della circolare del Consiglio Superiore della Magistratura del 16 novembre 2017 sull’Organizzazione degli Uffici di Procura intervenuta con circolare consiliare del 16 dicembre 2020, la quale, come evidenziato nella sua stessa relazione introduttiva, si pone in ideale continuità rispetto alle risoluzioni del 2007 e del 2008 con le quali il Consiglio Superiore della Magistratura, a seguito dell’entrata in vigore del d. lgs. 20 febbraio 2006, n. 106, delineava gli spazi di intervento a sé riservati in materia di organizzazione degli Uffici di Procura ed i principi fondamentali cui essa deve ispirarsi, di talché resta inalterata l’opzione culturale a fondamento degli interventi effettuati nel tempo dal C.S.M., come tali complessivamente enunciati nella modificata circolare del 16 novembre 2017.
La gran parte delle modifiche intervenute corrisponde alle scelte poste a fondamento del Programma Organizzativo di questo Ufficio (decreto n° 9 del 3 maggio 2021), che segue la linea già tracciata dal precedente programma organizzativo adottato con o.d.s. 86/2018. I principi di trasparenza, partecipazione e responsabilità dei processi decisionali sono posti a base sia dell’assegnazione degli affari ai Magistrati dell’Ufficio che dell’affidamento degli incarichi, di coordinamento ed amministrativi, nell’ottica della piena valorizzazione del ruolo istituzionale e della dignità professionale di tutte le componenti degli uffici del pubblico ministero. Da tempo l'ufficio ha avviato interlocuzioni fondanti la propria organizzazione, così come da tempo ha avviato preventive interlocuzioni con l’Avvocatura per la condivisione di soluzioni relative a questioni organizzative o comunque a problematiche che ne coinvolgono il ruolo professionale.
Il Programma Organizzativo ha subito un ampia rivisitazione, specie in ragione dei profondi cambiamenti intervenuti, con le riforme in materia di intercettazioni e di gestione digitale del fascicolo processuale, destinate, al di là della fase emergenziale della pandemia coincidente con la loro introduzione a costituire imprescindibili riferimenti nella ricerca di soluzioni organizzative idonee a sostenere la capacità dell’Ufficio di assicurare la credibilità dell’intervento giudiziario, rifuggendo da isolamenti cognitivi, aporie e contraddizioni incomprensibili ai cittadini.